Indutria 4.0, NAS, SAN, FUJI, VMWare, e soiel

Due giorni di convegni e non ho scritto nulla.

Il primo, ieri pomeriggio organizzato da Confindustria Ancona, riguardante Industria 4.0.

Non avevo idea di cosa fosse, così mi sono iscritto. In pratica è l’utilizzo dell’informazione nel contesto della produzione industriale per migliorare l’efficienza, andare incontro alla domanda, monitorare il gradimento di un prodotto, migliorare il rapporto col cliente, prevedere i bisogni.

La rivoluzione sarebbe quella di portare i meccanismi di feedback direttamente a livello industriale, senza passaggi intermedi. Altro vettore di informazione sono poi le macchine e le loro azioni, e i sensori, che facendo rete possono migliorare la efficienza produttiva.

Tutto ciò infarcito da una infrastruttura burocratica, ed Industrial Innovation Hub, che dovrebbbero far sì che questa rivoluzione avvenga. E qui sono rimasto un po’ stupito di come una rivoluzione possa provenire da una infrastruttura burocratica di livello europeo (e piramidale, fino arrivare agli hub locali) e non da esigenze o innovazioni introdotte da attori presenti nel mercato. Cioè, quasi ho avuto l’impressione di ascoltare qualcosa di simile ad un comitato di difesa della rivoluzione.

E perché mai gli industriali non pensano di loro iniziativa di introdurre innovazioni?

Cosa guardano durante la loro attività?

Perché non innovano di loro iniziativa?

Me ne sono andato presto. Tutto molto interessante e assolutamente giusto, ma anche tecnologie che conosco già, ma gli industriali sembra di no.

L’altro stamattina, a Civitanova, VMWare, Fuji e SOIEL International hanno organizzato un evento formativo, o pubblicitario sullo storage.

Ecco. Qui mi sono trovato a non capire niente, terminologie mai incontrate, forse perché non è il mio campo, eppure è storage, e si tratta di server che io potrei usare (è vero che non mi è mai capitato). Così, tornando in treno, mi documento un po’ e scopro cose interessanti.

Partendo dalle sigle:

  • NAS: Network Area Storage. È il semplice fileserver. Le tecnologie sono NFS, Samba/CIFS, etc.
  • SAN: Storage Area Network. È uno storage distribuito su rete locale o globale.

E su SAN viene il bello. Esistono 2 protocolli:

  • FC: Fiber Channel
  • iSCSI: internet Small Computer System Interface
  • (e FCoE: Fiber Channel over Ethernet)

FC è stato il primo, è un protocollo dedicato che funziona solo su reti dedicate, appunto, e garantisce velocità maggiori e affidabilità dei dati di un livello superiore.

Mentre iSCSI è stato sviluppato successivamente ed ha il vantaggio di essere più semplice e facilmente implementato perché è un protocollo che si poggia sopra TCP/IP.

Essendo storage distribuiti c’è il concetto di unità indirizzabile, in particolare queste 2 acronimi:

  • LUN: Logical Unit Numbers
  • IQN: iSCSI Qualified Name

il secondo dovrebbe essere un nome simbolico, quindi ha bisogno del suo omologo dns che si chiama:

iSNS: internet Storage Name Service

Nel caso iSCSI i pacchetti girano sopra TCP/IP, quindi nascono intrinsecamente problemi di sicurezza, che vanno affrontati. Qui non mi andava più di leggere, ma IPSec è una possibile soluzione, altre non ho approfondito.

Durante il convegno VMWare pubblicizzava il su vSAN, virtual SAN, mentre FUJI il suo sistema di storage integrato che forniva una soluzione completa. In realtà i 2 attori non sono concorrenti, ovviamente, ma FUJI tra le proprie proposte di storage ha una offerta comprensiva di software, il quale software è in qualche modo concorrente alle soluzioni VMWare.

Mentre SOIEL ( www.soiel.it ) organizzava l’evento ed ha condotto una indagine riguardo a come le aziende percepiscano il problema dello storage in un contesto dove la quantità di dati è in costante aumento.

Ora ho scritto qualcosa.


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